Chablis, una pessima annata
di Erminia Eleonora Magli
(The Wine Telegraph) Piove sulla Borgogna, piove sullo Chablis, piove sui consumatori. Questo in sostanza è quello che accadrà molto presumibilmente per l’annata in corso. Secondo le stime dei produttori di uno dei vini più importanti al Mondo. le uve chardonnay hanno subito nell’anno in corso un’ondata di maltempo senza precedenti nella storia della Borgogna alta. Gelo, grandine, pioggia e muffa hanno aggredito il vitigno più elegante della Francia e con la grandinata del 13 maggio sono stati colpiti ben 400 ettari di vigna abbattendo il 50% del raccolto.
Le conseguenze saranno abbastanza pesanti per i consumatori che vedranno aumentare i prezzi al dettaglio per almeno due anni. Per quanto riguarda le esportazioni non ci dovrebbero essere problemi, lo Chablis viene venduto principalmente nel Regno Unito e negli Stati Uniti con una richiesta media del 65% sulla produzione totale che solitamente ammonta a 40 milioni di bottiglie e anche se la produzione 2016 si aggira sui 20 milioni il resto dovrebbe essere compensato dalle scorte degli anni passati.