Vini d’Italia 2026 del Gambero Rosso


di Erminia Magli

 

(winetelegraph) Il Gambero Rosso ha presentato a Roma presso la Nuvola la nuova guida Vini d’Italia 2026 che assegna i Tre Bicchieri ai produttori di vino.

La Guida Vini d’Italia 2026 arriva alla sua 39ª edizione, confermandosi come uno dei riferimenti più autorevoli per il panorama vitivinicolo italiano.
Quest’anno i numeri sono impressionanti: circa 40.000 vini degustati, oltre 24.000 etichette recensite, e circa 2.605 cantine coinvolte.
Tra questi, ben 508 vini ottengono il massimo riconoscimento “Tre Bicchieri”, in altre parole: una panoramica ampia, capillare e aggiornata del vino italiano.

La guida si muove dall’estremo Nord all’estremo Sud dell’Italia, mettendo in luce territori classici e meno noti e mostra chiaramente quanta vitalità ci sia oggi nel nostro vino.
Per esempio, è segnalato che per la prima volta un vino bianco della regione Calabria (Cirò Bianco) ottiene i Tre Bicchieri: segno che la qualità non è più solo appannaggio delle zone “storiche”.

La guida specifica per ogni etichetta non solo il nome, l’annata, la regione, il vitigno, ma anche il prezzo medio in enoteca, la tipologia di viticoltura (convenzionale, biologica, biodinamica, naturale) e dati sulla cantina.
Questo rende la guida un utile strumento sia per appassionati che per operatori del settore.

Non si limita ai grandi nomi consolidati, ma include anche nuove cantine, vitigni “minori”, territori emergenti. Questo approccio è ben evidenziato nella guida: la qualità viene premiata prima del brand.

Un aspetto che oggi non è più opzionale, la guida segnala un aumento delle pratiche viticole rispettose dell’ambiente (biologico, riduzione solfiti, fermentazioni spontanee) e c’è una correlazione evidente tra qualità e gestione consapevole.

La Guida Vini d’Italia 2026 non è solo un elenco di punteggi, ma traccia un ritratto dell’Italia del vino oggi, con le sue trasformazioni, generazioni che subentrano nelle cantine, territori che riscoprono vitigni autoctoni, tecnologie nuove ma anche ritorni alle origini.
Il fatto che 49 cantine ottengano i “Tre Bicchieri” per la prima volta è indicativo, significa che l’eccellenza si sta diffondendo.
Inoltre, la guida diventa uno strumento utile non solo per la degustazione, ma per l’enoturismo, la scelta d’acquisto, la scoperta di cantine emergenti.

In sintesi, la Guida Vini d’Italia 2026 del Gambero Rosso emerge come un’edizione matura, ampia, ben strutturata e molto utile sia agli appassionati sia ai professionisti. Pur con piccoli margini di miglioramento (maggiore interattività digitale, accessibilità per neofiti, approfondimenti ancora più equi tra territori), rappresenta una “mappa” preziosa del vino italiano contemporaneo.