Il vino nella GDO


di Erminia Magli

 

(winetelegraph) La situazione nel 2023 per la Grande Distribuzione, quindi supermercati e grandi centri di smercio del vino, non è stata affatto buona, questo secondo uno studio di Circana per Vinitaly. La vendita si aggira sui 756 litri tra vini fermi e bollicine che fanno, ovviamente, la parte più importante per quando riguarda le vendite.

Tra i vini fermi hanno avuto tutti una flessione, tra questi il Chianti con il -4,9% il Lambrusco con -9,5%. Tra le bollicine il Prosecco scende a -1,5% e questo è un dato sorprendente considerando il numero di bottiglie prodotte. Bene il Montepulciano d’Abruzzo con un +4% e Vernentino con +2,3

La cosa che sembra in controtendenza con le vecchie abitudini è la scalata dei vini rosati che superano i bianchi così come quest’ultimi superano i vini rossi e i vini fermi meglio dei frizzanti. Tra le denominazioni bene il Grillo, il Lugana e la Ribolla Gialla.

“Le strategie per una ripresa dipenderanno dalla scelta di Cantine e Distribuzione se preservare i margini oppure recuperare i volumi – osserva Virgilio Romano, Business Insight Director di Circana – Nel primo caso c’è il rischio di una chiusura d’anno non brillante; nel secondo, una maggiore promozionalità potrebbe favorire un recupero dei volumi”.

“La 20^edizione della tavola rotonda – ha sottolineato Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere – serve a fare il punto sulle dinamiche di mercato di un canale di vendita fondamentale per le imprese italiane. Il dialogo a Vinitaly tra produttori, distribuzione e buyer assume quest’anno ancora maggior importanza a fronte di una minor produzione dell’ultima vendemmia e di pressioni inflattive che confidiamo possano allentarsi il prima possibile”.

Questa in sintesi la situazione della GDO che verrà approfondita il 15 aprile a Veronafiere in occasione della 56^ edizione del Vinitaly.

Dai dati si evince innanzitutto un eccesso di stoccaggio in cantina con una nuova strategia tutta da inventare, sia sul fronte prezzi e sia sulle etichette da esporre nei supermercati dove c’è un assoluto bisogno di alzare la qualità e lavorare sui prezzi delle bottiglie che non devono scendere sotto una certa cifra che oggi si aggira sui 5,4 euro al litro, davvero basso.