Pianpolvere Soprano: La Rivelazione del Barolo, tra Storia e Innovazione


di Erminia Magli

(winetelegraph) Quando si parla di Barolo, il pensiero corre subito all’eccellenza enologica. L’azienda Pianpolvere Soprano, con sede a Monforte d’Alba, in località Bussia (cuore pulsante del Piemonte), rappresenta una vera e propria scoperta per chi, come noi, ha avuto il piacere di degustarne i vini. Sorprendenti per la loro qualità, essi ci hanno svelato una storia ricca e un approccio innovativo.

Il nome stesso dell’azienda racchiude un aneddoto affascinante: in questi terreni, oggi generosi vigneti di Nebbiolo, Napoleone fece costruire una polveriera. All’inizio del ‘900, la proprietà fu acquisita dalla famiglia Fenocchio, che per ben sessantotto anni ne vinificò le uve. Nel 1998, la famiglia Migliorini subentra nella gestione e nel 2020 presenta il Barolo Pianpolvere Soprano Bussia, una versione più giovane della sua Riserva, che verrà lanciata sul mercato due anni dopo. Le uve di Nebbiolo vengono lavorate con cura, scegliendo solo le annate migliori, per ottenere risultati di assoluta eccellenza. La famiglia Migliorini è anche proprietaria dell’azienda Rocche dei Manzoni, dove viene prodotto un altro Barolo, sempre nella rinomata località di Bussia, ma da vigneti diversi.

Pianpolvere Soprano si estende su 9 ettari di vigne, producendo circa 10.000 bottiglie. La vera rivoluzione risiede nella vinificazione, che avviene in uova di cemento non vetrificate, una scelta innovativa per un Barolo. Questo metodo offre diversi vantaggi, tra cui il “rimontaggio del cappello” naturale, grazie alla forma dell’uovo, e un’ottima micro-ossigenazione. Curiosamente, le stesse uova di cemento sono utilizzate da Romanée-Conti, il produttore di Pinot Noir più famoso al mondo. L’affinamento prosegue poi in botti grandi e barrique.

Durante la nostra degustazione, abbiamo avuto il piacere di assaggiare sia il Barolo Pianpolvere Soprano Bussia DOCG 2019, sia la sua Riserva. Il primo si presenta con un colore rubino trasparente, un preludio a un bouquet di note eteree e balsamiche, arricchito da sentori di tabacco, menta e frutta matura. Al palato, si rivela un equilibrio perfetto tra sapidità e acidità, con tannini fitti ed eleganti, e una lunga persistenza (94/100).

Il Barolo Pianpolvere Soprano Bussia Riserva DOCG 2011, invecchiato per 10 anni tra cemento, botti grandi e barrique, e ulteriormente affinato per 3 anni in bottiglia, è un’esperienza unica. Il suo colore granato vivo introduce a profumi di frutta matura, arancia rossa, note balsamiche e accenni floreali di rosa e cioccolato. Al palato, è un vero e proprio spettacolo, con note speziate e tabacco, un grande equilibrio tra sapidità e acidità, una lunghezza e un’eleganza sconfinate e un potenziale evolutivo ancora da scoprire, grazie ai tannini morbidi e in continua evoluzione (96/100).