Le scuse di Sting


da Redazione Centrale

(winetelegraph) Negli ultimi anni quello di acquistare Aziende che producono vino è diventata una moda tra i Vip del mondo dello spettacolo. Tra i primi ad intraprendere il business è stato Sting, ex leader dei Police che alcuni anni fa acquistò la tenuta Il Palagio in Toscana in quel di Figline Valdarno. Un paio di settimane fa sul settimanale 7 del Corriere della Sera ha rilasciato una intervista in cui spiegava come fu “imbrogliato” dal Duca Simone Vincenzo Velluti Zati di San Clemente il quale, secondo il cantante, per convincerlo gli fece degustare un Barolo invece che il vino in produzione dall’Azienda. Questa dichiarazione, tra l’altro poco credibile, anzi per niente, ha fatto reagire la famiglia del Duca sollecitando le scuse di Sting che riportiamo virgolettate dal Corriere della Sera

«Gentilissimo Simone Francesco Velluti Zati di San Clemente, Lei ha ragione e Le devo quindi le mie più profonde scuse. L’aneddoto, come riferito, era irrispettoso alla memoria del Suo illustre padre e, per questo, porgo le mie più sincere e inequivocabili scuse.

Suo padre era un uomo onesto, che non mi ha mai ingannato. L’intenzione dell’aneddoto era fornire un commento ironico sulle mie ingenue ipotesi, sulla mia inesperienza e sul fatto imbarazzante che 25 anni fa non riuscivo a distinguere un Barolo da una saponetta. Dovrei essere ormai consapevole che l’ironia viene più difficilmente percepita nei testi scritti, tuttavia riconosco e accetto che ciò ha causato grande stress a Lei e alla Sua famiglia e per questo sono sinceramente dispiaciuto. Può essere certo che non accadrà di nuovo.

Cordialmente»

Speriamo che tutto è bene ciò che finisce bene perché gli imbroglioni sono ovunque nel Mondo e non è questo il caso.