Vino rosso a bassa temperatura?


di Erminia Magli

(winetelegraph) Quest’anno e più che in altri anni, sopratutto per l’estate che si è appena conclusa, abbiamo notato che molti ristoratori, wine-bar e locali usano servire vino rosso a temperatura più basse di quella di servizio, diciamo intorno ai 12° anziché 18 e questo anche su consiglio delle Aziende stesse. Tra i vini più gettonati troviamo il Valpolicella Superiore il Cabernet Franc e il Primitivo. L’utilizzo di temperature più basse induce sicuramente ad un consumo maggiore, dato che al momento bere un bicchiere freddo potrebbe dare più piacevolezza e sopratutto tentare di abbinare il vino a cibi più vocati ad un abbinamento con vini bianchi vedi pesce, primi con condimenti senza salsa rossa e carni bianche. Oltre all’inevitabile sacrilegio, un vino a temperatura più bassa annulla tanti profumi caratteristici del vitigno o della denominazione. Un’Azienda pugliese ha prodotto un Primitivo con tappo a vite consigliando non solo una temperatura di servizio bassa ma anche un abbinamento musicale, della serie cosa non si fa per vendere e svuotare le cantine, speriamo solo che sia una pratica eccezionale e che si ritorni nei giusti binari degli abbinamenti vino-cibo e alle temperature che il vino richiede.